giovedì 2 luglio 2009

Il vecchietto dove lo metto?

Ricordate la canzone di pari titolo, cantata da Modugno nel 1977? Forse fu in risposta all'atroce dilemma esistenziale che furono inventate le residenze per anziani RSA: un modo meno drastico per dire “ricovero per vecchi”. Ora il piano sanitario della regione Piemonte, o forse solo quello della cosiddetta “azienda Molinette” ha però pensato bene di sovvertire le cose. Per essere un piano regionale di rottura, questo PRR ha rotto parecchio, partorendo tra le tante furbate il quorum minimo di nascite, come se si parlasse di referendum. Sul versante opposto, i pensatori dell'Assessorato di Corso Regina Margherita hanno deciso di sbaraccare l'IRV, nel senso che non accolgono più ospiti. E il vecchietto dove lo metto?
L'IRV diventerà quindi, nel giro di due o tre anni, un presidio per post-acuzie, dove le Molinette scaricherà i pazienti operati di fresco; perché un letto in un reparto di degenza ci costa più che un soggiorno in una suite nel miglior albergo degli Emirati Arabi! Come mai l'IRV alle Molinette? Come mai le strutture in perdita le regalano a noi? Non ci mancano di certo gli spazi sotto-utilizzati. In questo modo aiutiamo un certo tipo di sanità privata. Tutto ciò ci trasmette un brivido lungo la schiena, a prescindere dalla temperatura esterna. L'amministrazione ci sta tempestando con messaggi molto poco subliminali del tipo:-sette milioni di buco nei primi 3 mesi, e siamo alla fine di giugno,-dobbiamo tagliare gli incentivi, perché i soldi ce li siamo fumati,- dobbiamo fare tutti un sacrificio, specie il comparto. Però non ci dicono come mai continuano a regalare 500mila euro di posizioni organizzative. Pare ci sia un eccesso(?) di infermieri ed OSS, ma non rispondono quando parliamo di super-infermieri, stra-pagati. Non vogliono parlare di ristorazione, né dei costi dei lavori e della manutenzione (più cari di Molinette 2). Tornando all'argomento e chiudendo: crediamo che la sanità debba adeguarsi alle esigenze dell'utenza, e non auspicare che i più deboli, in questo caso gli anziani, si levino sollecitamente dalla faccia della Terra. E pensare che Giovanni Paolo II° sosteneva che l'anziano fosse un enciclopedia vivente.

ERRARE HUMANUM EST...

L'amministrazione ha quantificato il buco nel fondo incentivi in 1,7milioni €. Significherebbe una riduzione del 12% sugli incentivi per tutti, pari a circa 33€ in meno sulla quota mensile di un infermiere o di un tecnico. Qualora i 500 mila € delle posizioni organizzative tornassero in circolo, come abbiamo chiesto, la riduzione potrebbe contenersi entro una quota pro capite di 23€ mensili. Se dobbiamo
proprio tirare la cinghia, facciamolo tutti! Noi però abbiamo sostenuto che il buco nel fondo incentivi riflette quello più generale dell'azienda. Se l'amministrazione la smettesse di affidare consulenze esterne a professionalità ampiamente rappresentate in organico, se qualcuno controllasse reperibilità e straordinari, se i direttori di varia levatura pagassero veramente il prezzo del non raggiungimento
degli obiettivi, se ci fossero meno strutture complesse e meno dipartimenti, se gli obiettivi fossero noti a tutti e raggiungibili,
se le camere operatorie fossero utilizzate meglio...
...perseverare autem diabolicum
Non spetta al sindacato convincere i colleghi che tocca a noi pagare la mala gestione sanitaria. Siamo sempre in attesa che qualcuno ci spieghi cosa intendono con “produzione” in ambito sanitario. Dimettere i degenti prima del tempo? Spostarli in una ex RSA, che solo sulla carta sta diventando struttura per post-acuzie? E se stanno male? Li carichiamo sull'ambulanza, e li riportiamo alle Molinette? Per
l'ennesima volta ripetiamo che le Molinette non è un concessionario. Il venditore d'automobili può darsi da fare, per incrementare le vendite. Il medico e l'infermiere si occupano dei malati presenti in reparto; non scendono per strada a cercarne altri! L'amministrazione dovrà proporci un nuovo schema di suddivisione degli incentivi, che necessariamente penalizzerà qualcuno. Noi non siamo d'accordo su
questo “necessariamente”. Non accettiamo di pagare il prezzo dell'incompetenza dell'amministrazione. Non saremo complici della predazione del salario dei lavoratori, che invitiamo a tenere gli occhi aperti. Attenti alle pagelle ed alla falsa meritocrazia. Da adesso in avanti, la valutazione potrebbe significare soldi in meno
nella busta paga!

Ufficio stampa, Segret UGL Torino 2 luglio 2009_ tel.0116334969